Categoria: benessere

  • Jogging vs Sesso

    Li vedo ogni sera, lungo i marciapiedi che costeggiano le strade che percorro per tornare a casa. 

    No, non parlo delle praticanti il mestiere più antico del mondo: parlo dei patiti dell’esercizio fisico. 

    Che sia un afoso tardo pomeriggio di luglio o un uggioso preserale autunnale, eccoli lì marciare o correre, schiumando in estate o con il muco congelato a forma di stalattite che gli scende dal naso nei mesi più freddi. 

    Paonazzi, bocca spalancata, che respirano a pieni polmoni i gas di scarico di auto e camion. Non di rado capita di vederli spuntare da una nube nera e densa generata da uno Scania con 700mila chilometri in piena accelerazione, tossendo e ricoperti di fuliggine come un minatore della Miniera Cerrejón in Colombia. 

    Io li guardo mentre passo all’interno della mia Cunnymobile (Batman aveva la Batmobile io ho la Cunnymobile, ricordo del tempo che fu, quando mi dilettavo nella Nobile Arte del Cunnilingus, assaporando il nettare di svariate fanciulle in varie zone del nord Italia) al calduccio, ascoltando musica e masticando i Coccodrì della Haribo e ogni volta mi domando: perché? 

    C’è da dire che costoro, a differenza dei ciclisti inguainati nelle loro tutine da Gay Pride, non rompono il cazzo agli automobilisti: marciano e corrono sui marciapiedi ed in più vestono colori sgargianti, così che si possano notare, a differenza dei deficienti in total black, pedoni che, per motivi che ignoro, la sera, col buio, magari un po’ di nebbia, sono abbigliati come Diabolik e praticamente non li tiri sotto quando attraversano la strada perché ne percepisci vagamente l’ombra. 

    Ma la domanda rimane: perché? 

    Come perché…perché fa bene. 

    Secondo una ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Annals of Internal Medicine’, condotta su persone più sedentarie e con un’attività fisica sotto il livello ottimale, una camminata giornaliera più lunga può ridurre il rischio di morte e malattie cardiovascolari meglio di una breve.

    In altre parole, lento è meglio: considerando un numero medio di 8mila passi giornalieri, chi ci impiega più tempo a farli sembra avere un rischio inferiore rispetto a chi li completa in meno tempo.

    Sì, ho capito che fa bene ma l’interrogativo rimane: perché?

    L’ho già scritto, ma è bene ricordare che il buon sesso genera, a mente e corpo, i medesimi effetti positivi di una camminata o corsetta: 

    rafforza il cuore, facendo aumentare la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna ed allenando così l’apparato cardiovascolare;

    può bruciare calorie, anche se la quantità varia a seconda dell’intensità e della posizione;

    il buon sesso migliora l’umore e il benessere mentale, esattamente come l’attività fisica, riducendo lo stress, l’ansia e promuovendo il rilascio di ormoni del benessere come l’ossitocina e la prolattina;
    se praticata regolarmente, l’attività sessuale può contribuire ad un sonno migliore e più riposante.

    Inoltre, respiri meno smog, prendi meno freddo e riduci così il rischio di ammalarti (il buon sesso aumenta le difese immunitarie).

    Quindi se la tua routine dopolavoro prevede di correre a casa, cambiarti in fretta ed uscire al freddo per camminare o correre, respirando aria inquinata, ti suggerisco un cambiamento:
    torni a casa, ti spogli, una bella doccia calda o bagno, apri una bottiglia di vino che sorseggi con il tuo lui o lei o essi o loro o chi cazzo vuoi e poi di godi una bella scopata, mi raccomando con orgasmo finale (oppure orgasmi se sei una “multi”).

    Eh ma io sono sola come una merda dimenticata su un marciapiede…
    Cazzate: avrai vicini di casa, amici o conoscenti disposti a condividere con te i propri fluidi corporei no?
    Eh, ma io vivo nel faro di Thridrangar da sola e intorno a me c’è il nulla, solo l’oceano…
    E allora ordina un po’ di dildi, vibratori e goditela da sola; verrei io ma dove abiti ci si può arrivare solo con l’elicottero e io non amo volare…

    Alla fine, per l’ennesima volta, ho dimostrato che il sesso fa bene: fallo!
    Sei attenta al tuo benessere psico-fisico? Scopa! Godi e fa godere.    

  • Gastrosiesta

    Per i rockers belli e dannati la triade è “sex, drugs e rock ‘n roll”; per le persone ammodo ed un po’ pallose “mangia, prega, ama”: e per gaudenti? 

    In quanto, saggiamente, poco dediti agli eccessi, si preferisce qualcosa di meno estremo: la nostra triade è mangiare, sonnecchiare e fare sesso; in una parola, gastrosiesta. 

    Si tratta di una nuova routine, perfetta per ridurre lo stress, che unisce tre piaceri: il buon cibo, il buon riposo (la siesta) e il buon sesso. 

    Praticarla è semplicissimo: si pianifica un appuntamento con il partner (nel mio blog mi rivolgo prevalentemente al pubblico femminile, quindi non rompetemi il cazzo con le menate “gender”) e si cerca un menù da gustare insieme, al ristorante oppure a casa; fondamentale che scegliate qualcosa che vi piace davvero, quindi niente menù degustazione. 

    Dopo aver goduto dei piaceri della buona tavola, è il momento di concedersi una siesta che, vi ricordo, fornisce numerosi benefici per la salute: riduce lo stress cardiaco, abbassa la pressione sanguigna e ci rende più creativi. 

    Infine il terzo passo: fare sesso con il partner. 

    Potete farlo prima o dopo la siesta, a vostra scelta; sui benefici del sesso ho scritto molto: andate a rileggervi i post. 

    Nonostante i benefici evidenti, dubito che verrà pubblicizzata ed incentivata tale pratica:

    le persone serene, che stanno bene, prive di stress, non sono utili ad una società basata sul consumismo. 

    Dopo aver mangiato bene, scopato e fatto la siesta sei in pace col mondo e non senti la necessità di buttare quattrini in cagate dedicandoti allo shopping “terapeutico”, né hai bisogno di farmaci per dormire oppure abbassare la pressione. 

    Probabilmente inserire nella propria vita tale routine un paio di volte la settimana potenzia pure le difese immunitarie e ci si ammala meno. 

    Io, che invece vi voglio bene, esorto a praticare la gastrosiesta, il più possibile. 

    Se penso alla mia giornata ideale potrebbe essere:

    incontro con l’amante nel primo pomeriggio, che amo dormire fino a tardi; poi si va in camera, si sorseggia una bottiglia di buon vino chiacchierando e stuzzicandosi e si fa sesso. Ci si riposa fino all’ora dell’aperitivo e si esce: un paio di drink, poi a cena. Dopo aver soddisfatto il palato, magari un altro drink “after dinner” prima di tornare a letto, quindi sesso.

    Poi, personalmente preferisco tornare a casa e dormire per conto mio, ma potete benissimo dormire insieme, così da riprendere il discorso il mattino dopo. 

    Da quando bazzico in Padania noto che nei weekend le persone tendono ad ammassarsi in centri commerciali, outlet e non tutti per fare acquisti: i più si recano in sti posti per passare il pomeriggio curiosando. 

    Ora, visto la stagione, che poco invoglia ad uscire, invece che chiudervi in quelle strutture di cemento, in mezzo ad altri che magari sono appestati e diffondono qualche cazzo di virus influenzale, non sarebbe meglio se vi dedicaste alla gastrosiesta? 

    Ne gioverebbe la vostra salute psicofisica, il vostro sistema immunitario, il vostro portafoglio…

    Vivreste un weekend rilassante, zero stress ed il lunedì affrontereste la settimana con un altro stato d’animo. 

    Ovviamente la gastrosiesta potete praticarla anche durante la settimana, prendendovi un giorno di ferie…magari con l’amante…

  • Quanto dura il bacio perfetto

    La baciai. Baciarsi è più intimo che scopare. Ecco perché non mi è mai piaciuto che le mie donne andassero in giro a baciare altri uomini. Preferirei che se li scopassero.

    In effetti il buon Hank non ha detto una cazzata; probabilmente. 

    Nella mia ultradecennale “carriera” mai ho fatto sesso con una donna senza baciarla; ciò significa che non ho mai scopato o, quantomeno, l’ho fatto con amore, per citare Gabriel García Márquez.

    Sul come debba essere il bacio perfetto, non ho idea: ognuno ha probabilmente le proprie preferenze, il proprio stile; su quanto debba durare, però, la scienza ci viene in soccorso:
    6 secondi.

    Secondo alcune ricerche scientifiche, 6 secondi è il tempo minimo necessario affinché il cervello rilasci ossitocina, il famoso “ormone dell’amore”, sostanza che migliora l’umore, genera benessere e riduce ansia, stress e dolore.

    Il bacio, quindi, è fondamentale nella relazione, personalmente, lo ritengo tale anche nella scopata occasionale, al punto da essere celebrato da una giornata mondiale:
    il 13 aprile, infatti, è la giornata mondiale del bacio.

    Forse non tutti sanno che…

    Il bacio più lungo della storia è durato 58 ore, 35 minuti e 58 secondi ed a scambiarselo è stata una coppia thailandese.
    In effetti qua è un pelo esagerato; tuttavia, tenere la bocca impegnata per oltre due giorni potrebbe essere un ottimo modo per smettere di fumare oppure perdere un po’ di peso. 

    Baciarsi è spiritualmente appagante:
    secondo diversi studi, il bacio induce gli stessi effetti rilassanti dello yoga e della meditazione.
    Quindi se vai a fare yoga ma non riesci ad assumere la posizione del loto, perché sei elastico come un blocco di ghisa, puoi infilare la lingua in bocca all’insegnante che starai bene lo stesso.

    Ricercatori irlandesi hanno scoperto che l’80 per cento delle coppie che si baciano, girano la testa a destra.
    Io la ruoto a sinistra, in realtà: nulla di politico eh, ma mi viene più naturale.  

    Il bacio è anche utile per capire se ci sarà o meno feeling con la persona che stiamo baciando; in altre parole, il primo bacio è fondamentale per decidere se continuare a vedere una persona oppure no e le donne pare siano più esigenti degli uomini.
    Non solo: le donne usano l’intensità e la frequenza del bacio per valutare l’idoneità di un uomo per i rapporti a breve termine e se un rapporto a breve termine si può evolvere in un rapporto a lungo termine; gli uomini invece, secondo alcuni psicologi, ricorrono al bacio, soprattutto nelle relazioni a breve termine, per aumentare la probabilità di avere rapporti sessuali.
    Del resto all’uomo medio del bacio importa poco: ciò che desidera è farsi succhiare il cazzo il prima possibile.

    Fino agli anni 60 negli Stati Uniti era vietato mostrare baci interrazziali sullo schermo: quando cadde il divieto il primo bacio si consumò in un episodio di Star Trek, tra il capitano Kirk (William Shatner) e il tenente Uhura.
    Da fan di Star Trek, la serie originale, ero patologicamente attratto dal tenente Uhura e non so quante seghe mi sono fatto guardando le sue gambe ed immaginando di leccargliela.
    Capisco il capitano James T. Kirk, quindi.

    Come scritto all’inizio, non credo vi sia una tecnica ideale per il bacio, ma qualche suggerimento si può dare.

    Intanto l’alito:
    cura l’igiene orale, portati caramelle oppure chewing gum.
    Se dormi con la tua donna, al risveglio evita di baciarla perché avresti l’alito che sa di malga alpina; piuttosto donale un bel cunnilingus con orgasmo.

    A meno di non voler battere il record della coppia thailandese citata qualche riga fa, non devi stare appiccicato alle sue labbra: 6/10 secondi e poi ti stacchi, vari un pochino, le lecchi il labbro, glielo mordicchi delicatamente, la guardi negli occhi, le baci il collo…

    Lingua sempre ed occhi preferibilmente chiusi.
    Se la stai baciando ma lei non ci mette la lingua puoi aprire gli occhi: se li apre anche lei, bene, altrimenti, se li tiene chiusi, verifica di non stare a baciare un cadavere.

    Penso che il bacio sia un po’ come praticare il cunnilingus:
    se ti piace farlo, probabilmente lo farai bene.

    E rammenta:
    tu le infili la lingua in bocca per avere qualche chance di scoparla, lei per capire se vale la pena dartela, in quanto la donna sa che un uomo che bacia male sarà molto probabilmente una pessima scopata; quindi, impegnati e bacia bene.

    https://www.vogue.it/article/quanto-deve-durare-bacio-benefici-salute-coppia

    https://www.focus.it/comportamento/psicologia/10-cose-che-forse-non-sai-sul-bacio-gallery

  • Sesso e depressione

    Il titolo, in effetti, potrebbe essere fuorviante; questo non è un post autobiografico, nel senso che non scriverò del legame che c’è tra il sesso insieme a me e la depresione:
    a quanto ne so, delle mie tre amanti che ho avuto in “carriera”, due sono diventate lesbiche, la terza ha preso i voti, diventando monaca cistercense della stretta osservanza e nessuna delle 3 mi risulta sia preda di depressione.

    Un nuovo studio ha dimostrato che un’attività sessuale regolare riduce il rischio di depressione, ma quante volte bisognerebbe farlo per ottenere questi benefici?

    Vi risparmio tutto il pippone dello studio (in fondo c’è il link se volete):
    pare che fare sesso da una a due volte la settimana riduca sensibilmente il rischio di depressione.  

    Del resto, noi lo sapevamo già; una regolare e appagante attività sessuale offre una serie di benefici psico-fisici:

    migliora il sonno, riduce lo stress, migliora la salute cardiovascolare, genera un aumento dell’autostima e del benessere psicologico, riduce il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e, in generale, pare aiuti a vivere più a lungo. 

    C’è solo un piccolissimo dettaglio:
    chi è depresso non ha voglia di scopare.

    Dal punto di vista della sessualità, la depressione porta una riduzione del desiderio sessuale, può causare o peggiorare problemi come disfunzione erettile, difficoltà nell’eccitazione, nell’orgasmo o secchezza vaginale.
    Tutto questo finisce per influenzare negativamente la vita di coppia, causando stress, conflitti e difficoltà nella comunicazione.
    Come se non bastasse, chi è depresso si vede prescrivere farmaci, gli antidepressivi, che possono avere effetti collaterali, provocando disfunzione erettile o problemi nell’orgasmo.

    Quindi la depressione può portare a disfunzioni sessuali, ma le disfunzioni sessuali possono anche contribuire alla depressione e cazzo, non se ne esce…

    A questo punto uno potrebbe dire:
    “che problema c’è…basta non cadere in depressione…”
    E questo è vero, ma ci sono tanti, troppi fattori che possono generare tale disturbo: 
    ereditarietà, squilibri neurotrasmettitoriali variazioni ormonali, eventi stressanti e traumatici, difficoltà nelle relazioni interpersonali, il modo in cui una persona interpreta gli eventi, alcune condizioni mediche, come malattie croniche, dolore persistente o malattie neurologiche…
    E ancora disturbi d’ansia, disturbo da uso di alcol e altre sostanze, schizofrenia

    Ora ti starai domandando: come posso ridurre il rischio di cadere in depressione?

    A tal proposito ci sono un sacco di libri che possono spiegarlo in modo semplice; tuttavia, mettere in pratica ciò che propongono non è affatto facile, a meno di non vivere in un monastero e fare un cazzo tutto il giorno se non meditare.
    Tu, io, viviamo nel mondo reale, dove le rotture di cazzo piovono dal cielo e si incontrano idioti dietro ogni angolo.

    Io sono per la prevenzione, non per la cura; quindi, il mio suggerimento è sempre il medesimo, il solito messaggio che cerco di dare su questo blog:
    scopa.
    Il sesso riduce il rischio di depressione e la depressione non è affatto semplice da curare; se non vuoi passare il resto della vita rincoglionia dai farmaci, fa sesso appagante, prosciugati a furia di orgasmi, goditi la vita sessuale che ti va, come ti va e quando ti va.

    Stai con uno che non ti scopa? Cerca chi ti desidera.
    Fai sesso poco appagante? Cerca uno o più amanti che sappiano farti godere.
    Hai problemi di desiderio o non ti tira più il cazzo? Forse è perché ti scopi la stessa donna da anni, o magari non è quella adatta: chiudi la storia e cerca altrove, oppure prova con le escort.
    Fate come cazzo volete, ma fate sesso, consenziente ed appagante.

    Se c’è un farmaco potente, in grado di prevenire un sacco di problemi di natura fisica e mentale, quello è il sesso:
    fallo e ricorda sempre che per fare bene deve essere appagante.

    Non accontentarti di sesso scadente: trova chi sappia farti godere e divertiti.

    Fonte:
    https://www.today.it/benessere/quante-volte-fare-sesso-settimana-depressione.html

  • Real dolls vs real Women

    Qualche giorno fa leggevo che, in futuro, le bambole “gonfiabili” saranno sempre più reali.

    Intanto non sarà più corretto definirle gonfiabili, ma andrà usato un più appropriato “love dolls”; saranno compagne iper-realistiche, con pelle in silicone quasi uguale a quella umana e tratti espressivi.
    Il vero cambiamento, però,è che saranno dotate di intelligenza artificiale: ciò consentirà loro di sviluppare una personalità, sostenere una conversazione e persino simulare emozioni.

    E non si sta parlando di un futuro lontano: le stanno già producendo, in Cina.

    Sono realizzate in silicone applicato su uno scheletro di metallo, pesano all’incirca la metà di un essere umano ma, soprattutto, grazie a ciò che chi ne sa definisce “large language models”, una tecnologia AI avanzata incentrata sulla comprensione e sull’analisi del testo (tipo ChatGPT), le bambole inviano segnali che vengono elaborati da questi modelli, e le risposte tornano indietro sotto forma di istruzioni su come muoversi, cosa dire e come reagire.

    In pratica, saranno esseri in tutto e per tutto uguali alle donne ma, non avendo il ciclo, saranno meno incazzose in certi giorni del mese, non chiederanno di andare all’IKEA a vedere le mensole per il bagno né di sistemare il battiscopa del corridoio.
    Non ti romperanno i coglioni perché, quando pisci, non fai centro e schizzi il water, ne porranno quelle domande tipo “secondo te sono grassa” alla quale nemmeno uno scienziato dotato di un QI pari a 210 potrebbe rispondere senza rischiare che gli venga conficcata una mannaia al centro della schiena.

    Potrai scegliere come la vorrai, se anoressica o curvy, se caucasica, asiatica o africana, del colore di capelli e occhi che desideri; verrà creata su misura per te.
    Teoricamente avrai tutto il bello di una donna ma senza i lati meno piacevoli che un essere umano di sesso femminile porta con sé.

    Del resto, questo è il progresso no?

    Beh, personalmente non sono contro i sex toys; trovo, però, che solo quelli femminili abbiano senso di esistere: converrete con me che l’immagine di una donna che si masturba con un dildo è decisamente più sexy di un uomo che si smanetta infilando il cazzo dentro ciò che dovrebbe sembrare, almeno nelle intenzioni di chi le ha progettate, una donna o, ancora peggio, una fica portatile.
    Non c’è paragone, a prescindere dall’orientamento sessuale.

    E poi, perché una donna usa i sex toys?
    Beh, perché delusa dagli uomini, perché non ne trova che la sappiano soddisfare, perché spesso devi sopportare un coglione per avere del sesso scadente e non perché non trova un cazzo vero da scoparsi; un uomo, invece, desidera un surrogato della donna perché è uno sfigato con problemi a relazionarsi con esse ma, soprattutto, non gli piace la fica: lui pensa di essere etero, ma in realtà non gli piace la fica, esattamente come chi mangia la bistecca di seitan non ama la carne, o chi guida le auto elettriche non ama le auto.

    Lasciamo perdere tutto ciò che di bello offre una donna al di là del sesso, come interagire con lei, corteggiarla, parlare, coccolarla quando è giù di corda, semplicemente guardarla mentre sorseggia un calice di vino quando siete a cena o ammirarla nuda mentre esce dalla doccia, e focalizziamoci sul mero rapporto sessuale:
    se ti piace la fica, ti piace leccarla, ne adori il profumo, il sapore, la sensazione che ti dà al tatto e tutto questo un blocco di silicone dalle sembianze femminili non può dartelo, nemmeno se interagisce con CHATGPT.

    Probabilmente verrà il giorno in cui si potrà scegliere il sapore della passera plasticosa di una love doll: al sapore di lasagne, trofie al pesto, Sambuca o auto nuova, ma oggi, se ami la fica e se ami assaporarla, non ci sono surrogati, e per fortuna, direi.

    Tuttavia, se ci si pensa un attimo, l’idea della bambola al silicone non è poi così male.

    Pensa a tutti quei mammiferi del genere umano di sesso maschile (definirli uomini mi sembra troppo) che desiderano una donna che sia a loro completa disposizione, che non fiati, che faccia ciò che vogliono e non discuta, che si annulli per compiacerli, che sia una specie di oggetto; ecco, dando a questi idioti egoisti del cazzo una bambola nella quale infilare il loro patetico uccello, vi è la possibilità che non vadano a rompere i coglioni a donne reali, evitando così di rovinare loro l’esistenza.

    Sono fermamente convinto, da sempre, che una donna vada meritata; se non si è in grado di farla stare bene, a letto come fuori, meglio starsene per i cazzi propri: ti compri una love doll con intelligenza artificiale e te ne vai affanculo.  

    Real men love real women.  

  • Estate caldo e sesso

    Domani inizierà l’estate, almeno quella astronomica; quella meteorologica, invece, è iniziata il 1° giugno.
    Nonostante in questa stagione siano avvenuti eventi memorabili, come la mia “prima” prima volta ed innumerevoli altre “prime volte” (per me prima volta è anche quando faccio sesso con una donna per la prima volta) l’estate mi sta sul cazzo.
    L’ultima estate piacevole è stata quella del 1988, che è anche l’ultima vissuta da studente; da quella del 1989 in poi, vissute da lavoratore, l’estate ha coinciso con un aumento esponenziale di bestemmie.
    Del resto, ci sta: quando vai a scuola da giugno a settembre sei in vacanza e fai un cazzo; quando inizi a lavorare, se non sei stato saggio abbastanza da puntare sulla professione di bidello o insegnante, hai le solite due settimane centrali di agosto, come quasi tutti, che trascorrerai al mare, come quasi tutti, in quei carnai che sono le spiagge, a sudare e fare file anche per un cazzo di ghiacciolo.

    In pratica:
    bestemmi incolonnato in autostrada, sotto il sole, verso le località di mare, esattamente come quando sei bloccato in tangenziale per andare al lavoro;
    trascorri le giornate in una spiaggia, piena di gente ammassata, esattamente come quando vai al centro commerciale a fare la spesa;
    bestemmi incolonnato in autostrada, sotto il sole, verso casa, esattamente come quando sei bloccato in tangenziale per tornare dal lavoro.

    Ma se stai a casa non è meglio?
    Aria condizionata, relax, video porno, alcol…chi te lo fa fare di spendere quattrini per andare a stressarti al mare?

    Tuttavia, ti esorto a continuare:
    fino a quando la maggior parte degli italiani andrà in vacanza al mare, le località di montagna saranno meno affollate e chi come me è strano al punto da preferire il fresco in estate, starà meglio.

    Capitolo sesso.

    Più caldo fa, meno sesso si fa: diversi studi scientifici sembrano dimostrare che il legame tra la disponibilità sessuale e il clima esiste; in estate, quando il termometro sale, ci si veste di meno e l’esposizione di più pelle nuda può aumentare l’eccitazione altrui, ma quando fa molto caldo, si suda di più, più facilmente si puzza e la libido precipita.

    Secondo una ricerca americana, il caldo non è sinonimo di passione e sesso:
    ad un periodo di grande calore, con una media giornaliera superiore ai 27 gradi, segue sempre, infatti, un crollo dei tassi di natalità negli 8-10 mesi successivi.

    Come sa bene chi perde tempo a leggere le mie cazzate, desidero facciate sesso, tanto sesso; alla fine le immagini che posto hanno lo scopo di farvi venire voglia o, almeno, ricordarvi cosa vi state perdendo se non lo fate.
    Potevo, quindi, non donare qualche saggio consiglio su come godervi un’estate orgasmante?

    Alla finestra o sul terrazzo di casa
    La sera, quando il sole è calato da un po’ e si inizia a sentire una leggera brezza, è il momento perfetto per il sesso.
    Magari apri un paio di finestre per fare corrente, ti appoggi con i gomiti sul davanzale e lasci che lui da dietro… O magari sul terrazzo, con te appoggiata alla ringhiera, sempre a pecora…
    Consiglio: evita di sederti su davanzale o ringhiera, per non correre il rischio di precipitare.
    Ideale anche se sei un po’ esibizionista e ti stuzzica l’idea che qualcuno possa vederti e farsi una sega; se dovesse capitarti di essere vista da un vicino che non apprezza e vi denuncia alla polizia, segnati chi è stato ed il giorno dopo rigagli l’auto.  

    L’acqua è sempre una buona idea
    Ovvero, sesso sotto la doccia.
    Soluzione ottimale per i pomeriggi caldi estivi, a patto di trovare una persona compatibile dal punto di vista della temperatura dell’acqua; il problema è se ti scopi una che ama fare le docce gelate: ti spogli, hai un’erezione talmente potente che frantumeresti un diamante se solo lo colpissi con la cappella, entri nella doccia, il getto ghiacciato ti investe e in un attimo ti ritrovi un cazzo grosso come il pollice di un neonato.

    Hai mai provato il pavimento?
    In effetti non è comodissimo, ma di sicuro è fresco.
    Consiglio di fare stare lui sotto, così che finito l’amplesso, con la schiena ti avrà pulito il pavimento da polvere e “gatti” e dovrà farsi una doccia, così magari fai il secondo round. (vedi sopra).

    Fare l’amore al mare
    Il sesso in acqua, o water sex (water nel senso di acqua eh, non di WC) è una fantasia sessuale molto eccitante.
    Consigliabile non farlo di giorno, soprattutto se non hai un cazzo grosso, altrimenti potrebbero vederti e faresti una figura di merda; se, invece, laggiù sei messo bene, se ti vedono è meglio perché potresti diventare famoso e particolarmente ambito tra le bagnanti.
    La notte, invece, puoi andare tranquillo: rischi solo che a prenderti per il culo sia un banco di ghiozzi pigmei.
    Il cubetto di ghiaccio è un ottimo alleato contro il caldo
    Il cubetto di ghiaccio ce lo portiamo dietro da tempi di “Nove settimane e mezzo” ma è senza dubbio sensuale.
    Magari state sorseggiando sul terrazzo di casa un gin tonic, scatta la voglia…
    Se sei single, un paio di calippi, uno nel culo, uno nella fica, e starai divinamente. 
    Slow sex: quando fare l’amore con lentezza è più bello

    Fare sesso lentamente, oltre ad essere piacevole (ve lo dice un fan del vivere “slow”) è utile perché fa sudare meno.

    La piscina
    Che è ancora meglio del mare, così eviti che la fauna ittica ti derida per le dimensioni.
    Una piscina privata è meglio perché lontano da occhi indiscreti; se volete osare, di notte entrate scavalcando in quella comunale e ci date dentro.
    Perché no la mattina presto?
    La mattina presto è l’ideale per molti uomini; tuttavia, poche donne amano fare sesso prima di una bella colazione ed essersi lavate almeno i denti, che appena svegli l’alito potrebbe scrostare l’intonaco dai muri.
    Oh, se ti svegli e ce l’hai duro provaci: se ti manda a cagare, una sega e tutto si sistema.
    Piccola baita in montagna
    Questa è la soluzione ideale:
    il clima in montagna è perfetto per il sesso, in ogni stagione.
    Puoi scegliere se farlo a letto o, se la baita è un po’ isolata, anche nel prato, all’ombra di un albero.
    Consiglio di stare sotto, così, dovesse arrivare un orso mentre lo state facendo, sbranerà lui e tu potrai scappare in casa.  

    Le posizioni migliori per fare sesso quando è caldo
    Il consiglio è di scegliere quelle dove il contatto è minimo e non ci sono cazzi: la pecorina le batte tutte.

    Fonte https://dilei.it/sesso/fare-amore-caldo-dritte-accendere-passione/615228/

    Ora non hai più la scusa del caldo: scopa!

  • Queefing

    Modalità cazzeggio “ON”

    Ci stai dando dentro, martellando come un fabbro; lei mugola di piacere.
    Ad un certo punto senti un rumore sinistro, un suono a te familiare in certi contesti ma non mentre stai scopando; vero che sei concentrato a goderti il momento ma sei sufficientemente lucido da capire che non sei stato te, quindi…
    Ne senti un altro ed un altro ancora.
    A questo punto è palese che non sei tu ma lei, e stenti a crederlo: è così carina…
    Ora che ci fai caso, questi suoni sono ritmici, nel senso che vengono emessi ogni volta che lo infili e ciò è strano; ancora di più, se pensi che non le stai scopando il culo.
    Inizi a spingere in modo meno potente, pensando che forse soffre di colon irritabile e che hai fatto bene a preferire la fica all’ingresso posteriore, che magari ha mangiato fagioli o è intollerante al lattosio…
    E niente via, si è rovinata l’atmosfera: ciò che era partito con ottime premesse si sta trasformando in una scopata tutt’altro che indimenticabile e questo perché, invece di leggere il mio blog cazzeggi sui social…coglione!

    Se anche a te è capitato di sentire un suono simile ad un peto mentre la stai scopando, nessun problema: si tratta semplicemente di un fenomeno chiamato queefing.

    Purtroppo c’è questa mania del cazzo di usare anglicismi sempre; in pratica altro non è che l’uscita rumorosa di aria dalla vagina: tale fenomeno è incontrollabile, inodore e proviene esclusivamente dalla vagina, non dal culo.

    L’aria dalla vagina esce tendenzialmente durante o subito dopo il rapporto penetrativo perché, durante questo movimento, insieme alle alterazioni fisiologiche che si hanno durante l’eccitazione, può rimanere intrappolata aria all’interno del canale vaginale; di conseguenza, appena quest’aria trova il modo di fuoriuscire, lo fa in modo rumoroso.
    Questo suono è molto simile alle flatulenze, ma è fondamentale comprendere che le zone del corpo da cui escono sono diverse e che, per quanto naturali entrambi, il flato vaginale è incontrollabile.

    Quindi niente panico: fatevi una risata, cambiate posizione e tornate a spassarvela.

    Ed ora qualche curiosità sui peti, quelli veri eh… 

    Ogni persona, sia essa un obeso camionista turco o la strafica che vedi ammiccare su Instagram, produce tra i 500 e i 1.500 millilitri di gas al giorno, che equivalgono a circa due litri di acqua gasata; quindi ogni essere umano espelle gas dal culo, il più delle volte in modo del tutto inodore

    Oltre il 99% del gas che passa è costituito solo da azoto, ossigeno, anidride carbonica che non hanno odore; solo l’1% dei gas espulsi ha un cattivo odore, per via che contengono gas maleodoranti come l’idrogeno solforato.
    Ovviamente le 99 sono quelle che fate in auto, da soli, mentre quell’1% la mollerete mentre sarete in fila alla cassa del supermercato, facendo perdere i sensi a chi sarà dietro di voi, che crollerà a terra svenuto. 

    Si emettono questi suoni poco gradevoli, mediamente, dalle 14 alle 21 volte al giorno, principalmente durante il sonno.
    Se sei andato a letto con una mora mediterranea ed il mattino dopo ti sei svegliato accanto ad una una nordica albina, ora sai perché.

    Come sappiamo, esiste l’orgasm gap ma anche il wind gap: infatti, se da un lato gli uomini ci scherzano su e, anzi, quasi si vantano dei loro suoni anali, per le donne il peto è tabù.
    Il motivo è da ricercarsi nello stereotipo che vuole la donna creatura leggiadra e eterea, che non emette suoni imbarazzanti, né odori sgradevoli, mentre sappiamo che anche loro producono gas e la loro cacca non profuma di muschio bianco.
    Pare che una donna attenda in media 1,3 anni per lasciarsi andare davanti al proprio partner, mentre l’uomo medio ci metta circa 6 mesi.

    Ora però, non usate il queefing (fuoriuscita di aria dalla vagina) per nascondere il peto vero eh…che se beccate quello che puzza, fate una figuraccia.


  • Regola #3: un mix…

    Se riesci a mettere in pratica i primi due consigli, va già bene; tuttavia, con un piccolo sforzo potresti fare qualcosa in più, ad esempio farle spesso complimenti.
    Attenzione però: devono essere sinceri, perché le donne sono decisamente più sveglie di noi maschietti e se ne accorgono se fate i carini solo per scippare un pompino.
    Se ti piace, se la trovi sexy, diglielo; se ti basta pensare a lei perché ti venga duro, diglielo.
    Se una donna si sente sensuale, sicura di piacerti nonostante i difetti (non esiste donna che si piaccia al 100%) saprà godersi il sesso totalmente. 

    Altro consiglio che mi sento di darti: ascoltale.
    Esattamente come Gabriellina (se hai visto “Non ci resta che piangere” sai di cosa parlo, se non lo hai visto, vattene dal mio blog) le donne devono sfogarsi e vogliono essere ascoltate.
    Sappi che se non lo farai tu, lo farà un altro: la necessità di essere ascoltata, di confidarsi con qualcuno, è una delle più frequenti cause dei tradimenti femminili.
    Quindi, se vuoi una professione nella quale si scopa, lo psico-terapeuta fa per te (come anche il massaggiatore, immagino).
    Deve essere, però, un ascolto autentico, non sentirla mentre scorri i social e mugugnare ogni tanto “mmmhhh” o “uh…”: ascoltare, non sentire.
    E niente consigli se non richiesti: ascolta in silenzio; una volta che si sarà sfogata, sarà più serena e predisposta al sesso.

    Nella lista non possono mancare i preliminari: sfrutta ogni momento della giornata per dedicarti a questa piacevole pratica.
    Un messaggio nel quale la stuzzichi scrivendo di cosa avresti voglia di farle in quel momento, una carezza, un bacio sul collo mentre sta cucinando…ogni contatto fisico può essere un ottimo preliminare, non solo leccarle la passera appena prima di scoparla.
    Io trovo il contatto fisico con la mia donna decisamente piacevole: camminiamo mano nella mano, appena posso le do un bacio, in auto, mentre guido, la accarezzo, a volte la masturbo, così da far crescere l’eccitazione e una volta arrivati a casa è decisamente bagnata, pronta a godere.

    Beh, direi sia più o meno tutto; volendo ti potrei scrivere di farle ogni tanto dei regali, non necessariamente costosi ma anche dei “pensieri” inaspettati che dimostrino come sia sempre nei tuoi pensieri, come anche uscire a cena insieme o anche solo per un aperitivo.
    E magari siate divertenti; per citare Jungle Julia in “Grindhouse – A prova di morte”:
    spassoso da morire, ma non buffo di aspetto.
    Quindi falla ridere, con battute simpatiche, autoironiche, e non troppo volgari.

    Ok, stop.
    Ovviamente mi sono ispirato a cose che ho letto in giro; mi risulta difficile, infatti, spiegare queste cose perché trovo strano che tu già non le sappia: dovrebbero essere naturali no?

    I tre post hanno anche un altro scopo: darti la possibilità di pensare a come ti comporti con la tua donna; se, leggendo, ti rendi conto che non ti comporti così, allora è meglio se lasci perdere.
    Una donna te la devi meritare: devi rispettarla, amarla, coccolarla, adorarla, farla godere e stare bene; se non ne sei capace, stattene per conto tuo.
    Puoi sempre guardarti un porno e farti una sega o, magari, andare con delle escort; attenzione, vanno sempre e comunque rispettate, ma visto che le paghi, anche se non sarai un amante degno andrà bene lo stesso. 


  • Regola #1: presta attenzione al suo piacere

    La prima regola da seguire per essere in grado di donare orgasmi alla propria donna è conoscere i suoi punti del piacere, fondamentali per accendere la passione.

    Il post precedente ha evidenziato come la percentuale di donne lesbiche che raggiunge l’orgasmo sia superiore rispetto a quella delle donne etero: 75% contro il 63%.

    Potresti pensare che, tutto sommato, la differenza è semplicemente di un 7% e quindi minima; beh, vallo a dire alle centinaia di migliaia di donne che, in questo momento, stanno facendo sesso entusiasmante come una TV spenta.

    Eh, lo so: guardando i porno ti sei convinto che bastasse tirare fuori il tuo uccellone per far godere una donna, ma non è proprio così: le lesbiche non hanno il cazzo, ma sono amanti migliori dei maschietti, perché loro sanno come far eccitare le proprie compagne di giochi, ne conoscono le fantasie, i desideri e sanno come e dove accarezzarle, baciarle, toccarle…

    Alla fine siamo animali sessuali ed i desideri delle donne non differiscono molto da quelli degli uomini; si è portati a pensare che loro siano meno vogliose, ma non è così: il desiderio di godere dei piaceri del sesso è comune ad entrambi i generi, solo che l’uomo, in quanto animale semplice, è pronto prima, mentre la donna, creatura più mentale, ha bisogno di un certo tipo di coinvolgimento, della giusta predisposizione.

    Magari succede davvero quello che capita di vedere nei film, dove una donna viene colta da irrefrenabile desiderio, si strappa le mutandine e si fa scopare in piedi da un uomo incredibilmente affascinante, ma se sei come me, privo della
    capacità di far bagnare una donna semplicemente con la tua presenza, occorre impegnarsi un pelino di più.

    I preliminari sono perfetti per scoprire le zone che, se stimolate come si deve, la trasformano in un’amante passionale e priva di pudori; prenditi tempo, tocca, bacia e lecca ogni millimetro della sua pelle, varia di intensità, di ritmo, presta attenzione alle sue reazioni.

    Potresti pensare, dopo anni che state insieme, di conoscerla bene e trovarla sessualmente poco coinvolgente, un po’ fredda nei confronti del sesso, ma credi davvero di sapere cosa le piace, cosa vorrebbe fare, quali sono i suoi desideri e le sue fantasie?

    Ripensando alle donne sposate o fidanzate che mi hanno concesso il privilegio di amarle, sono certo che i loro uomini avrebbe stentato a riconoscerle vedendole godere a letto con me e non perché avessi un cazzo più grosso del loro o fossi più bello; semplicemente cercavo di conoscerle, di capire cosa desiderassero e mi impegnavo a farle stare bene.

    Quindi, impara a conoscere la tua donna, il suo corpo, i suoi desideri; predisponila a godersi una bella scopata anche semplicemente cercando di svuotare la sua mente dai pensieri che possono turbarla, problemi lavorativi o, più semplicemente, legati a faccende domestiche, facendole un massaggio ai piedi a fine giornata o magari aiutandola sparecchiando la tavola o lavando i piatti.

    La donna che vedi girare per casa, magari con tuta di due taglie più grandi, tua moglie, la madre dei tuoi figli, non è poi così diversa dalle fighe finte che giocano ad essere seducenti sui social o dalle pornostar protagoniste dei brevi video che ti scambi con i colleghi o gli amici.

    Certo, non sarà sempre in lingerie e truccata, perché deve svolgere le faccende domestiche ma anche perché, probabilmente, dopo anni passati a soddisfare le voglie di un caprone egoista che bada al proprio piacere e non al suo (esatto, parlo di te) magari le è pure passata la voglia, ma puoi stare certo che con l’uomo giusto diventerebbe una Dea del Sesso; il punto è: vuoi essere tu l’uomo che se la ritrova nel letto, oppure preferisci limitarti a commentare con gli amici quanto sia porca quella tizia su Instagram, continuando ad ignorare la tua donna che, probabilmente, starà facendo la porca con uno che, invece, è attento al suo piacere?

  • A proposito di decaloghi

    L’ISS ha presentato dieci raccomandazioni per un 2025 all’insegna della
    salute e del benessere, incoraggiando scelte consapevoli che possono
    migliorare significativamente la qualità della vita.

    Eh beh, se migliorano significativamente la qualità della vita, cazzo
    allora vale la pena approfondire.

    1 – Uscire dalla dipendenza da smartphone.
    2 – Evitare l’alcol.
    3 – Smettere di fumare.
    4 – Assumere cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
    5 – Monitorare la pressione arteriosa.
    6 – Riduci, Riusa, Ricicla.
    7 – Acquista e conserva i cibi con giudizio.
    8 – Cura il benessere psicologico, affidandoti a strizzacervelli.
    9 – Per prevenire le malattie infettive, lava le mani frequentemente e
    vaccinati.
    10 – Fidati solo di fonti affidabili.

    Ora, il punto 10 è importante: fidati solo delle fonti affidabili.
    L’ISS, fonte affidabile, ha dato 10 raccomandazioni; Nikolas Northwood,
    fonte inaffidabile, te ne dà solamente una:
    SCOPA!

    Vuoi un 2025 all’insegna della salute, del benessere e di un generale
    miglioramento della qualità della vita?
    SCOPA!

    Dato che si combatte a decaloghi, ecco dieci motivi per i quali dovresti
    fare più sesso (ovviamente si intende sesso consenziente e piacevole).

    1 – Potenzia il sistema immunitario, quindi puoi fare a meno di vaccini e
    farmaci.
    2 – Come ogni tipo di attività fisica, fa bene al cuore.
    3 – Abbassa la pressione arteriosa.
    4 – Allevia mal di testa, grazie al rilascio di endorfine che sono un
    analgesico naturale.
    5 – Riduce il rischio di cancro alla prostata.
    6 – Migliora il sonno.
    7 – Allontana lo stress.
    8 – Potenzia le capacità mentali.
    9 – Migliora l’autostima.
    10 – Allunga la vita.
    Fonte

    Ah, dici che non sono affidabile e che credi solo a quando raccomanda l’ISS?
    Ti dimostro che, alla fine, facendo più sesso rispetterai anche il decalogo
    “da fonte affidabile”

    Se sei impegnata a fare sesso, probabilmente lo smartphone lo lasci perdere.
    Se stai succhiando un cazzo o leccando una fica, la bocca è impegnata
    quindi non puoi né bere, né fumare.
    Se mancano i cazzi, puoi sostituirli (momentaneamente) con zucchine
    (verdura) o banane (frutta), anche più di cinque volte al giorno: dipende
    dall’appetito che hai.
    Non ti serve monitorare la pressione arteriosa perché il sesso la riduce
    naturalmente.
    Non devi ridurre, riusare o riciclare, perché quando sei appagata
    sessualmente non senti il bisogno di buttare soldi in cagate acquistate su
    siti cinesi che vendono prodotti a basso costo.
    Una vita sessuale appagante è naturalmente antistress e promuove la
    serenità: non ti serve lo psicologo, a meno che non te ne scopi uno…
    Il sesso potenzia le difese immunitarie e con esso la capacità del nostro
    corpo di difendersi dalle malattie.

    Ora ti domanderai:
    ma se il sesso fa così bene, perché non viene raccomandato dalle “fonti
    affidabili”?

    Beh, intanto perché non sarebbe professionale una soluzione così semplice: anni e anni di studi, lauree e master per dire “se volete stare bene, scopate”?
    Poi le industrie farmaceutiche non sarebbero d’accordo: se hai mal di testa e te lo fai passare con un orgasmo invece che con un Oki, come fanno a fare soldi?
    E la chiesa? Cazzo, il sesso va fatto solo per procreare, non per curarsi.
    E gli psicologi? Anche loro devono pur mangiare no? E tu, quando sei un po’ giù di corda, fai sesso e ti curi con dosi massicce di cazzo e orgasmi? Eh no, cazzo…non si fa.

    Alla fine, se ci pensi, se sei serena, felice ed appagata grazie ad una
    vita sessuale piacevole:
    non spendi soldi in cazzate;
    non usi farmaci per ogni minima cagata;
    non sei infelice e, quindi, non hai bisogno del conforto della chiesa, delle sue cazzate e nemmeno degli psicologi;
    non sei spaventata ed allora i vari allarmismi che ogni giorno popolano i
    notiziari, dai danni causati dal vino al rischio di morte provocato dalle
    Pringles, non hanno effetto su di te.

    Una persona felice non è manipolabile; ecco, quindi, che nessuno ha
    interesse a far si che tua sia felice, nessuno tranne me, ovviamente.