Categoria: Lifestyle

  • Sborrami in faccia

    Ogni volta che acquisto prodotti in profumeria tentano di appiopparmi una crema; essendo uomo etero del secolo scorso, quindi decisamente obsoleto, la sola crema che posso considerare è quella catalana e non desidero impiastricciarmi il viso con quelle cose viscide.

    Cercano ovviamente di convincermi che le creme idratano la pelle, ringiovaniscono e cazzate del genere, ma io già idrato tutto il corpo, bevendo birra, vino ed altri alcolici, e non desidero avere la pelle giovane quando sono più vicino alla terza età che alla giovinezza.

    Ma se tu, invece, ci tieni particolarmente a sembrare più giovane e ami prenderti cura del tuo aspetto, dovresti valutare un nuovo trattamento che pare essere di tendenza:
    sperma di salmone.

    Quando ho letto “ma il trattamento viso allo sperma di salmone anti invecchiamento funziona davvero?” la mia mente malata ha subito proposto l’immagine raccapricciante di un salmone che si tira una sega con la sua pinnetta destra (o sinistra se mancino) e dopo un po’, sborra in faccia ad un estasiato spornossessuale (il metrosexual dei giorni nostri).

    Cliniche dermatologiche in Corea del Sud pare utilizzino questo trattamento fin dal 2014 ed il motivo è che l’ingrediente principale dello sperma di salmone sono i polinucleotidi (PN), che possono migliorare l’elasticità, la luminosità e la consistenza della pelle, oltre ad avere altri benefici.

    Ma il trattamento viso allo sperma di salmone anti invecchiamento funziona davvero?

    So cosa stai pensando, ma la risposta è no: se ti fai sborrare in faccia dal tuo lui, non ottieni gli stessi benefici, quindi o vai in un centro dove praticano il trattamento allo sperma di salmone, oppure organizzi un bukkake con una ventina di esemplari.
    Se posso darti un consiglio, sceglierei la prima ipotesi: i salmoni appartengono al mondo ittico il che fa si che vivano in acqua e quando schizzano, la loro roba gelatinosa si disperda.

    Peraltro masturbare un salmone per farlo venire, potrebbe essere visto come un atto di zoofilia, di maltrattamento, e potresti essere denunciat* (in questo caso l’asterisco è d’obbligo perché il desiderio di avere una pelle giovane accomuna entrambi i sessi).

    Ovviamente, se lo trovi eccitante puoi benissimo farti sborrare in faccia dal tuo lui eh, anche se non serve per migliorare l’elasticità della pelle…

    Ricorda, a prescindere da dove, che l’importante è venire e far venire: scopa, godi e fa godere.

  • Jogging vs Sesso

    Li vedo ogni sera, lungo i marciapiedi che costeggiano le strade che percorro per tornare a casa. 

    No, non parlo delle praticanti il mestiere più antico del mondo: parlo dei patiti dell’esercizio fisico. 

    Che sia un afoso tardo pomeriggio di luglio o un uggioso preserale autunnale, eccoli lì marciare o correre, schiumando in estate o con il muco congelato a forma di stalattite che gli scende dal naso nei mesi più freddi. 

    Paonazzi, bocca spalancata, che respirano a pieni polmoni i gas di scarico di auto e camion. Non di rado capita di vederli spuntare da una nube nera e densa generata da uno Scania con 700mila chilometri in piena accelerazione, tossendo e ricoperti di fuliggine come un minatore della Miniera Cerrejón in Colombia. 

    Io li guardo mentre passo all’interno della mia Cunnymobile (Batman aveva la Batmobile io ho la Cunnymobile, ricordo del tempo che fu, quando mi dilettavo nella Nobile Arte del Cunnilingus, assaporando il nettare di svariate fanciulle in varie zone del nord Italia) al calduccio, ascoltando musica e masticando i Coccodrì della Haribo e ogni volta mi domando: perché? 

    C’è da dire che costoro, a differenza dei ciclisti inguainati nelle loro tutine da Gay Pride, non rompono il cazzo agli automobilisti: marciano e corrono sui marciapiedi ed in più vestono colori sgargianti, così che si possano notare, a differenza dei deficienti in total black, pedoni che, per motivi che ignoro, la sera, col buio, magari un po’ di nebbia, sono abbigliati come Diabolik e praticamente non li tiri sotto quando attraversano la strada perché ne percepisci vagamente l’ombra. 

    Ma la domanda rimane: perché? 

    Come perché…perché fa bene. 

    Secondo una ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Annals of Internal Medicine’, condotta su persone più sedentarie e con un’attività fisica sotto il livello ottimale, una camminata giornaliera più lunga può ridurre il rischio di morte e malattie cardiovascolari meglio di una breve.

    In altre parole, lento è meglio: considerando un numero medio di 8mila passi giornalieri, chi ci impiega più tempo a farli sembra avere un rischio inferiore rispetto a chi li completa in meno tempo.

    Sì, ho capito che fa bene ma l’interrogativo rimane: perché?

    L’ho già scritto, ma è bene ricordare che il buon sesso genera, a mente e corpo, i medesimi effetti positivi di una camminata o corsetta: 

    rafforza il cuore, facendo aumentare la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna ed allenando così l’apparato cardiovascolare;

    può bruciare calorie, anche se la quantità varia a seconda dell’intensità e della posizione;

    il buon sesso migliora l’umore e il benessere mentale, esattamente come l’attività fisica, riducendo lo stress, l’ansia e promuovendo il rilascio di ormoni del benessere come l’ossitocina e la prolattina;
    se praticata regolarmente, l’attività sessuale può contribuire ad un sonno migliore e più riposante.

    Inoltre, respiri meno smog, prendi meno freddo e riduci così il rischio di ammalarti (il buon sesso aumenta le difese immunitarie).

    Quindi se la tua routine dopolavoro prevede di correre a casa, cambiarti in fretta ed uscire al freddo per camminare o correre, respirando aria inquinata, ti suggerisco un cambiamento:
    torni a casa, ti spogli, una bella doccia calda o bagno, apri una bottiglia di vino che sorseggi con il tuo lui o lei o essi o loro o chi cazzo vuoi e poi di godi una bella scopata, mi raccomando con orgasmo finale (oppure orgasmi se sei una “multi”).

    Eh ma io sono sola come una merda dimenticata su un marciapiede…
    Cazzate: avrai vicini di casa, amici o conoscenti disposti a condividere con te i propri fluidi corporei no?
    Eh, ma io vivo nel faro di Thridrangar da sola e intorno a me c’è il nulla, solo l’oceano…
    E allora ordina un po’ di dildi, vibratori e goditela da sola; verrei io ma dove abiti ci si può arrivare solo con l’elicottero e io non amo volare…

    Alla fine, per l’ennesima volta, ho dimostrato che il sesso fa bene: fallo!
    Sei attenta al tuo benessere psico-fisico? Scopa! Godi e fa godere.    

  • Real dolls vs real Women

    Qualche giorno fa leggevo che, in futuro, le bambole “gonfiabili” saranno sempre più reali.

    Intanto non sarà più corretto definirle gonfiabili, ma andrà usato un più appropriato “love dolls”; saranno compagne iper-realistiche, con pelle in silicone quasi uguale a quella umana e tratti espressivi.
    Il vero cambiamento, però,è che saranno dotate di intelligenza artificiale: ciò consentirà loro di sviluppare una personalità, sostenere una conversazione e persino simulare emozioni.

    E non si sta parlando di un futuro lontano: le stanno già producendo, in Cina.

    Sono realizzate in silicone applicato su uno scheletro di metallo, pesano all’incirca la metà di un essere umano ma, soprattutto, grazie a ciò che chi ne sa definisce “large language models”, una tecnologia AI avanzata incentrata sulla comprensione e sull’analisi del testo (tipo ChatGPT), le bambole inviano segnali che vengono elaborati da questi modelli, e le risposte tornano indietro sotto forma di istruzioni su come muoversi, cosa dire e come reagire.

    In pratica, saranno esseri in tutto e per tutto uguali alle donne ma, non avendo il ciclo, saranno meno incazzose in certi giorni del mese, non chiederanno di andare all’IKEA a vedere le mensole per il bagno né di sistemare il battiscopa del corridoio.
    Non ti romperanno i coglioni perché, quando pisci, non fai centro e schizzi il water, ne porranno quelle domande tipo “secondo te sono grassa” alla quale nemmeno uno scienziato dotato di un QI pari a 210 potrebbe rispondere senza rischiare che gli venga conficcata una mannaia al centro della schiena.

    Potrai scegliere come la vorrai, se anoressica o curvy, se caucasica, asiatica o africana, del colore di capelli e occhi che desideri; verrà creata su misura per te.
    Teoricamente avrai tutto il bello di una donna ma senza i lati meno piacevoli che un essere umano di sesso femminile porta con sé.

    Del resto, questo è il progresso no?

    Beh, personalmente non sono contro i sex toys; trovo, però, che solo quelli femminili abbiano senso di esistere: converrete con me che l’immagine di una donna che si masturba con un dildo è decisamente più sexy di un uomo che si smanetta infilando il cazzo dentro ciò che dovrebbe sembrare, almeno nelle intenzioni di chi le ha progettate, una donna o, ancora peggio, una fica portatile.
    Non c’è paragone, a prescindere dall’orientamento sessuale.

    E poi, perché una donna usa i sex toys?
    Beh, perché delusa dagli uomini, perché non ne trova che la sappiano soddisfare, perché spesso devi sopportare un coglione per avere del sesso scadente e non perché non trova un cazzo vero da scoparsi; un uomo, invece, desidera un surrogato della donna perché è uno sfigato con problemi a relazionarsi con esse ma, soprattutto, non gli piace la fica: lui pensa di essere etero, ma in realtà non gli piace la fica, esattamente come chi mangia la bistecca di seitan non ama la carne, o chi guida le auto elettriche non ama le auto.

    Lasciamo perdere tutto ciò che di bello offre una donna al di là del sesso, come interagire con lei, corteggiarla, parlare, coccolarla quando è giù di corda, semplicemente guardarla mentre sorseggia un calice di vino quando siete a cena o ammirarla nuda mentre esce dalla doccia, e focalizziamoci sul mero rapporto sessuale:
    se ti piace la fica, ti piace leccarla, ne adori il profumo, il sapore, la sensazione che ti dà al tatto e tutto questo un blocco di silicone dalle sembianze femminili non può dartelo, nemmeno se interagisce con CHATGPT.

    Probabilmente verrà il giorno in cui si potrà scegliere il sapore della passera plasticosa di una love doll: al sapore di lasagne, trofie al pesto, Sambuca o auto nuova, ma oggi, se ami la fica e se ami assaporarla, non ci sono surrogati, e per fortuna, direi.

    Tuttavia, se ci si pensa un attimo, l’idea della bambola al silicone non è poi così male.

    Pensa a tutti quei mammiferi del genere umano di sesso maschile (definirli uomini mi sembra troppo) che desiderano una donna che sia a loro completa disposizione, che non fiati, che faccia ciò che vogliono e non discuta, che si annulli per compiacerli, che sia una specie di oggetto; ecco, dando a questi idioti egoisti del cazzo una bambola nella quale infilare il loro patetico uccello, vi è la possibilità che non vadano a rompere i coglioni a donne reali, evitando così di rovinare loro l’esistenza.

    Sono fermamente convinto, da sempre, che una donna vada meritata; se non si è in grado di farla stare bene, a letto come fuori, meglio starsene per i cazzi propri: ti compri una love doll con intelligenza artificiale e te ne vai affanculo.  

    Real men love real women.  

  • A proposito di decaloghi

    L’ISS ha presentato dieci raccomandazioni per un 2025 all’insegna della
    salute e del benessere, incoraggiando scelte consapevoli che possono
    migliorare significativamente la qualità della vita.

    Eh beh, se migliorano significativamente la qualità della vita, cazzo
    allora vale la pena approfondire.

    1 – Uscire dalla dipendenza da smartphone.
    2 – Evitare l’alcol.
    3 – Smettere di fumare.
    4 – Assumere cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
    5 – Monitorare la pressione arteriosa.
    6 – Riduci, Riusa, Ricicla.
    7 – Acquista e conserva i cibi con giudizio.
    8 – Cura il benessere psicologico, affidandoti a strizzacervelli.
    9 – Per prevenire le malattie infettive, lava le mani frequentemente e
    vaccinati.
    10 – Fidati solo di fonti affidabili.

    Ora, il punto 10 è importante: fidati solo delle fonti affidabili.
    L’ISS, fonte affidabile, ha dato 10 raccomandazioni; Nikolas Northwood,
    fonte inaffidabile, te ne dà solamente una:
    SCOPA!

    Vuoi un 2025 all’insegna della salute, del benessere e di un generale
    miglioramento della qualità della vita?
    SCOPA!

    Dato che si combatte a decaloghi, ecco dieci motivi per i quali dovresti
    fare più sesso (ovviamente si intende sesso consenziente e piacevole).

    1 – Potenzia il sistema immunitario, quindi puoi fare a meno di vaccini e
    farmaci.
    2 – Come ogni tipo di attività fisica, fa bene al cuore.
    3 – Abbassa la pressione arteriosa.
    4 – Allevia mal di testa, grazie al rilascio di endorfine che sono un
    analgesico naturale.
    5 – Riduce il rischio di cancro alla prostata.
    6 – Migliora il sonno.
    7 – Allontana lo stress.
    8 – Potenzia le capacità mentali.
    9 – Migliora l’autostima.
    10 – Allunga la vita.
    Fonte

    Ah, dici che non sono affidabile e che credi solo a quando raccomanda l’ISS?
    Ti dimostro che, alla fine, facendo più sesso rispetterai anche il decalogo
    “da fonte affidabile”

    Se sei impegnata a fare sesso, probabilmente lo smartphone lo lasci perdere.
    Se stai succhiando un cazzo o leccando una fica, la bocca è impegnata
    quindi non puoi né bere, né fumare.
    Se mancano i cazzi, puoi sostituirli (momentaneamente) con zucchine
    (verdura) o banane (frutta), anche più di cinque volte al giorno: dipende
    dall’appetito che hai.
    Non ti serve monitorare la pressione arteriosa perché il sesso la riduce
    naturalmente.
    Non devi ridurre, riusare o riciclare, perché quando sei appagata
    sessualmente non senti il bisogno di buttare soldi in cagate acquistate su
    siti cinesi che vendono prodotti a basso costo.
    Una vita sessuale appagante è naturalmente antistress e promuove la
    serenità: non ti serve lo psicologo, a meno che non te ne scopi uno…
    Il sesso potenzia le difese immunitarie e con esso la capacità del nostro
    corpo di difendersi dalle malattie.

    Ora ti domanderai:
    ma se il sesso fa così bene, perché non viene raccomandato dalle “fonti
    affidabili”?

    Beh, intanto perché non sarebbe professionale una soluzione così semplice: anni e anni di studi, lauree e master per dire “se volete stare bene, scopate”?
    Poi le industrie farmaceutiche non sarebbero d’accordo: se hai mal di testa e te lo fai passare con un orgasmo invece che con un Oki, come fanno a fare soldi?
    E la chiesa? Cazzo, il sesso va fatto solo per procreare, non per curarsi.
    E gli psicologi? Anche loro devono pur mangiare no? E tu, quando sei un po’ giù di corda, fai sesso e ti curi con dosi massicce di cazzo e orgasmi? Eh no, cazzo…non si fa.

    Alla fine, se ci pensi, se sei serena, felice ed appagata grazie ad una
    vita sessuale piacevole:
    non spendi soldi in cazzate;
    non usi farmaci per ogni minima cagata;
    non sei infelice e, quindi, non hai bisogno del conforto della chiesa, delle sue cazzate e nemmeno degli psicologi;
    non sei spaventata ed allora i vari allarmismi che ogni giorno popolano i
    notiziari, dai danni causati dal vino al rischio di morte provocato dalle
    Pringles, non hanno effetto su di te.

    Una persona felice non è manipolabile; ecco, quindi, che nessuno ha
    interesse a far si che tua sia felice, nessuno tranne me, ovviamente.

  • Come dimagrire (facilmente)

    Dove eravamo rimasti?

    Ah, come perdere i chili accumulati durante le feste.

    Di norma mi rivolgo al pubblico femminile perché, tra i tanti difetti che ho, mi piace la figa. Lo so, con tutti i “gender” che sono usciti negli ultimi anni, essere etero è anacronistico; se poi aggiungi che amo l’alcol, la carne e le auto a motore termico, sono davvero un vecchio coglione.

    Comunque, questo post è principalmente rivolto ai maschi ed il motivo è semplice: una donna “morbida” è un concentrato di sensualità; un uomo grassoccio è patetico.

    Tuttavia, se sei una fanciulla “curvy” e desideri diventare una silfide inscopabile, può andare bene anche a te.

    Doverosa premessa: non sono un nutrizionista, ma l’aver provato diete, centri e trattamenti vari, rende il mio parere quasi autorevole.

    Non solo: da inizio settembre ad oggi ho perso tra i 7 e gli 8 chili, mangiando esclusivamente ciò che mi piace.

    A proposito, non è vero che se cala la pancia aumenta l’uccello: il mio piccolo era e piccolo è rimasto.

    La settimana prima di Natale era arrivato il pacco dalla Sicilia, contenente un panettone con crema al pistacchio, un set di crema alla ricotta e cialde fragranti per fare i cannoli e delle iris, una specie di brioche fritta grondante crema.

    Per una settimana ho mangiato una iris a colazione, una a cena e durante il giorno ciò che mi andava: M&M’s, Oreo, arachidi, piadine; mi sono pesato la settimana dopo ed avevo perso un chilo.

    Il motivo è semplice: deficit calorico.

    Ovviamente quella settimana è stata una prova “estrema”: un’alimentazione del genere è scorretta, ma volevo fare questo esperimento.

    Ho introdotto il concetto del deficit calorico perché, alla fine, perdere grasso è facile: basta assumere meno calorie del nostro fabbisogno calorico.

    Ciò che ho fatto è semplice:
    mi sono calcolato il fabbisogno calorico, il metabolismo basale, scaricato una app che mi aiuta col conteggio delle calorie e cerco di restare tra i due valori.

    Spiego meglio con un esempio:
    il mio fabbisogno calorico giornaliero è di circa 2000 kcal; il metabolismo basale è di 1700 kcal circa;

    Io assumo circa 1800 kcal al giorno.

    Il calcolo lo faccio non giorno per giorno ma settimanale, così se esco a cena e consumo 3000 kcal, ho la possibilità durante gli altri giorni di recuperare, abbassando il numero; ciò che conta è restare sotto le 14.000 kcal settimanali.

    Ad aiutarmi il lunedì, che ho assunto a giorno di digiuno depurativo.

    Come scritto all’inizio, mangio ciò che voglio; certo, la mia predilezione per cibi buoni ma calorici, fa sì che mangi meno rispetto a chi segue una dieta “seria”: 100 grammi di M&M’s sono 485 kcal che non saziano; 400 grammi di petto di tacchino sono 440 kcal circa che, invece, saziano.

    Solo che faccio meno fatica a mangiare poco di ciò che mi piace, piuttosto che molto di ciò che non mi piace (brutta cosa la golosità).

    E se mi dici che cibi processati, dolci, ecc. fanno male, ti dò ragione; non mangio solo M&M’s e schifezze varie: semplicemente, non mi privo dei cibi che danno piacere, perché, comunque, sono un edonista, un discepolo di Aristippo, un cirenaico, e mi godo i piaceri della vita, ma senza esagerare.

    E così posso gustarmi un dessert quando voglio, fare colazione con una bella fetta di torta oppure assaporare una bottiglia di vino in buona compagnia; quando seguivo le diete del nutrizionista, col cazzo che potevo.

    All’epoca “solo una pizza margherita nel weekend” e poi arrivavo al punto che mollavo e mandavo tutto in vacca perché non ne potevo più di pollo lesso e verdure condite con un cucchiaino d’olio d’oliva; oggi potrei pure mangiare pizza tutti i giorni e dimagrire.

    Ricapitolando:
    se introduci meno calorie di quelle che rappresentano il tuo fabbisogno calorico, dimagrisci.

    Consiglio di non assumerne meno del tuo metabolismo basale per troppo tempo; magari un giorno o due, per recuperare, e di fare un giorno di digiuno alla settimana che pare faccia bene.

    That’s all folks!

    La foto rappresenta perfettamente cosa intendo quando scrivo della sensualità delle curve morbide femminili.

  • I film tristi fanno ingrassare

    Gran gran parte dell’infelicità umana è colpa del cinema:
    i film romantici generano aspettative irrealizzabili per gran parte delle donne; i film porno, invece, per gli uomini.

    Ed i film strappalacrime?
    Beh, gli esperti della Cornell University, in un articolo pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine, sostengono che le pellicole tristi inducono a mangiare di più.
    In un test svolto nelle sale cinematografiche di sette città americane, nel weekend super affollato della festa del ringraziamento, è saltato fuori che chi aveva guardato una pellicola commovente aveva mangiato il 55% di pop-corn in più rispetto a coloro che avevano scelto la commedia.

    E non va meglio per quelli che, invece, amano i film d’azione:
    davanti a queste pellicole si tende a mangiare seguendo il ritmo incalzante della storia narrata, come hanno dimostrato gli stessi ricercatori in uno studio precedente.

    Ricapitolando, quindi, i film romantici generano aspettative irrealizzabili: storie grondanti passione, romanticismo, dove l’eroina, di solito un’insignificante e sfigata esponente del genere umano di sesso femminile, conduce una vita di merda fino a quando incontra il suo “principe azzurro”:
    bellissimo, sensualissimo, intrigantissimo, intelligentissimo, di successo, sicuro di se, che quando va in bagno a cagare non lascia puzza ma le delicate note profumate del patchouli.
    Ovvio che, alla fine del film, quando una pensa alla propria di vita sentimentale, quando paragona il suo uomo al “principe azzurro” del film, un minimo di sconforto arriva e si fa forte il desiderio di farla finita, cercando di morire per intossicazione acuta da alcol ingozzandosi di Mon Cherie. 

    Per i maschi, invece, le aspettative irrealizzabili le generano i film porno:
    ti immagini di finire a letto con una truccata, fisico mozzafiato, lingerie erotica, tacco 15, pronta a donarti tutti i buchi ed a supplicarti di sborrarle in faccia e, invece, ti ritrovi una con bigodini e pigiama di pile, che appena provi ad infilarle la mano sotto la felpa ruggisce:
    “cos’hai intenzione di fare? Dormi e non rompere il cazzo!”

    Tra i due, però, agli uomini va meglio:
    se un uomo vuole nel letto una bella figa, disponibile, messa giù da gara, al posto di una specie di Gabibbo coi bigodini in testa, per realizzare le aspettative del porno che ha visto il giorno prima, può sempre andare con una escort; vero che costa un po’ ma alla fine realizzi ciò che desideri.
    Per una donna, invece, è piuttosto difficile:
    un Edward Lewis (il personaggio che interpreta Richard Gere in Pretty Woman) per tutta la vita credo sia impossibile da trovare.
    Eh sì, perché di uomini belli, ricchi e affascinanti, dei veri Principi Azzurri, probabilmente ce ne sono ma per uno di loro ci sono milioni di donne pronte ad accaparrarselo, magari anche più sexy e più giovani e quindi…è una partita persa in partenza.

    Se invece di un “Principe Azzurro” per la vita vi accontentate di un “Idiota Marrone chiaro”  (mi faccio le lampade) per una notte…contattami pure: magari non è sempre così, ma dicono che “chi si accontenta gode”…

  • Chi beve alcolici è più intelligente

    La ricerca è piuttosto datata, ma vale la pena ricordarne il risultato:
    chi beve alcolici è più intelligente.

    Secondo una ricerca condotta su pazienti britannici e americani e pubblicata sulla rivista di Psicologia generale, le persone con un più alto quoziente intellettivo sono quelle più predisposte al consumo di sostanze che alterano la mente, come l’alcol.

    Queste sostanze, infatti, sono considerate parti integranti delle esperienze evolutive che vengono acquisite e fatte proprie molto più dagli individui intelligenti che da quelli meno perspicaci.

    Intanto metto il link: mai vorrei pensaste fosse una cagata che mi sono inventato. Chi beve alcolici è più intelligente

    Va però precisato che l’assunzione di alcol non è direttamente proporzionale all’intelligenza: non è che uno più beve e più è intelligente; infatti un altro studio, svedese, ha scoperto che è più probabile che le persone con un QI più basso assumano quantità di alcolici maggiori rispetto a quelle dotate di un QI superiore (fonte)

    Tutto ciò non mi stupisce: l’alcol è fondamentale per sopportare le persone noiose e stupide, ovvero gran parte del genere umano, quindi occorre bere, qualora si desideri un minimo di vita sociale; tuttavia, come per ogni piacere che vogliamo assaporare, occorre mantenere sempre la capacità di goderne senza diventarne schiavi.

    Ricapitolando, le persone intelligenti assumono alcol ma senza diventare degli alcolizzati.

    Questo significa che gli astemi sono stupidi?
    Il risultato della ricerca pare ci suggerisca tale conclusione, ma penso che non siano necessariamente stupidi, anche se le sole due persone astemie che conosco sono la quintessenza della stupidità; probabilmente sono semplicemente noiosi, il che li rende soggetti da evitare e totalmente inscopabili.

    Ritengo preferibile inchiodarmi lo scroto ad un ceppo di legno con una pistola sparachiodi, piuttosto che uscire con una donna astemia; mai rinuncerei al piacere di condividere una bottiglia di buon vino con una donzella, apprezzando, sorso dopo sorso, quel calore e leggero stordimento che sgretola la sottile barriera di pudore ed alimenta la voglia di assaporare il suo dolce nettare.

  • Buoni propositi per il 2025

    Anno nuovo, blog nuovo, stessa merda.

    Vabbè della nuova casa avremo modo di parlarne…

    Fine anno è solitamente il momento in cui fare un bilancio di quello che è stato e stilare il solito elenco di buono propositi per quello che sarà.

    Curioso come, nonostante sia palese che falliremo, si creda che sarà l’anno buono per iniziare la dieta, darci dentro in palestra, iniziare a mangiare sano, risparmiare soldi ed altre decine di altre attività che manderemo bellamente affanculo non appena se ne presenterà l’occasione.

    Intendiamoci, l’intenzione di trasformare i buoni propositi in azioni concrete ci sarebbe anche, ma alla fine prevale il cazzone che alberga in tutti noi.

    E così la mattina usciamo di casa con il nostro bel borsone, decisi ad andare a sollevare della ghisa una volta usciti dal lavoro; purtroppo, però, per raggiungere la palestra si passa davanti al bar, vediamo gli amici seduti che si godono uno spritz e…massì dai, inizieremo domani.

    E domani diventa dopodomani, prossima settimana, il mese prossimo ed arriveremo a dicembre, quando tracceremo il bilancio dell’anno che sta per finire, ammetteremo il nostro ennesimo fallimento e diremo, convinti, “no, cazzo, il prossimo anno si comincia ad andare in palestra eh…cazzo!”

    Ma perché si tende ad abbandonare i buoni propositi?

    Beh, se pensi di essere uno smidollato pezzo di merda, sappi che la stragrande maggioranza delle persone è come noi: ho letto da qualche parte che un misero 20% riesce a metterli in pratica, mentre l’80% fallisce miseramente.

    I motivi potrebbero essere in parte psicologici ed in parte atavici.

    In primis potrebbe essere colpa del fatto che i traguardi prefissati non sono davvero nostri ma inculcati dalla società, dalle persone, dalla famiglia…

    Magari hai come buon proposito per il 2025 quello di accasarti, di trovare un uomo, sposarti e mettere su famiglia, ma è davvero ciò che vuoi? Non è che questo sia un desiderio più della tua famiglia che tuo?

    Altro motivo potrebbe essere di natura evoluzionistica.

    Il nostro cervello si è evoluto durante l’età della pietra, quando ha imparato che ai fini della sopravvivenza la cosa migliore da fare era riposarsi ogni volta che ce ne fosse stata l’occasione, così da risparmiare le energie per far fronte a un nuovo pericolo o periodo di digiuno; ecco quindi spiegato perché preferiamo stare stravaccati sul divano, in relax, piuttosto che uscire a ghiacciarci il culo facendo jogging.

    Visto che il web è pieno di consigli su quali buoni propositi scegliere e come fare per realizzarli, desidero anche io dare il mio contributo: mandali tutti affanculo e fa ciò che realmente ti va di fare, puntando a cui che più conta, ovvero star bene.

    Una lista di buoni propositi genera aspettative, traguardi che se non raggiungerai faranno sorgere frustrazioni, ansie; molto meglio puntare ad essere sereni, felici, assaporando i piaceri della vita, eliminando tutto ciò che può generare stress.

    Di fatto, quindi, la lista dei buoni propositi si riduce ad uno solo: stare bene, godendo dei piaceri della vita, ricercando serenità e vivendo il più possibile momenti felici; tutto il resto può andare a farsi fottere.