Sì, Gretel si ricordava benissimo l’episodio.
Erano ad un rave organizzato da Bella & Bestia, un paio di deejay olandesi, quando Hänsel incontrò la Sirenetta. Dopo un paio di gin tonic e qualche pastiglia colorata, i due si appartarono e poco dopo vide Hänsel uscire di corsa da dietro un cespuglio.
Gretel non ci fece caso, pensando che avesse avuto un attacco di cagotto, ma poi pensò che se fosse stato quello il problema, era già dietro un cespuglio e poteva farla lì, quindi lo seguì ed una volta raggiunto le disse che la Sirenetta era morta, dopo un pompino con ingoio.
A Gretel si accese la classica lampadina.
Iniziò a pensare alle fanciulle che avevano avuto una storia col fratello:
Cenerentola, morta…Mulan, morta…Pocahontas, morta…la piccola Fiammiferaia, morta…
O suo fratello era particolarmente sfigato oppure…
“Vieni con me” disse Gretel, ed insieme uscirono dalla casa.
Nel prato accanto videro un bellissimo cerbiatto, noto nella zona con il nome di Bambi.
Questo elegante quadrupede era, in realtà, un trans dedito alla prostituzione.
Gretel lo chiamò e Bambi andò verso loro.
“Quanto vuoi per succhiarlo a mio fratello?”
“Cento euro” rispose il cervide.
“Affare fatto” rispose Gretel
“Forza, tiralo fuori e fattelo succhiare” disse poi rivolgendosi al fratello.
“Ma sono appena venuto” piagnucolò Hänsel “come faccio”.
“Aspettami qua” disse Gretel rientrando in casa.
Ne uscì poco dopo, portando con sé un flaconcino dorato.
“Bevi questo, tutto!”
Hänsel obbedì e pochi istanti dopo ebbe un’erezione così potente da strappare la patta dei pantaloni.
A quella vista Bembi ululò di gioia, si avvicinò ad Hänsel, si inginocchiò e prima di cominciare a succhiarlo disse:
“Mi sa che ti farò un po’ di sconto…che mica capita tutti i giorni tutto questo bendidio…”
Bastò meno di un minuto ad Hänsel per venire. Ovviamente Bambi ingoiò tutto e pochi istanti dopo, stramazzò al suolo stecchito.
“L’avevo capito cazzo” disse Gretel trionfante “hai la sborra avvelenata fratellino” disse ad Hänsel.
“Hai idea che potremmo diventare dei killer a pagamento? Faremmo un sacco di soldi e nessuno potrebbe risalire a noi. Chi va a pensare che uno possa schizzare dall’uccello roba velenosa…”
“Ok ma io voglio prima farmi Blancaneves. Me lo sono dovuto far succhiare da una vecchia strega e da un cazzo di cerbiatto: mi sembra di essermi meritato una scopata con una bella figa no?”
Gretel concordò ma c’era il problema della formula magica.
Tornarono in casa e cercarono ininterrottamente per ore ma senza successo.
Stavano per perdere le speranze quando, da un volume che stava sfogliando Hänsel cadde un fogliettino.
Gretel si chinò, lo raccolse e lo lesse:
FORMULA SEGRETA POTENTISSIMA: USARE CON CAUTELA!
“Sai cosa ti dico? Mi sono rotta il cazzo di cercare: prendiamo questa e andiamo. Se è potentissima, aprirà il sarcofago come niente”.
Hänsel e Gretel uscirono dalla casa della vecchia e percorsero al contrario il sentiero che qualche giorno prima era stato indicato dalla nutria.
Due ore dopo si ritrovarono di nuovo nella radura, di fronte alla cassa nella quale giaceva colpita da un incantesimo Blancanieves.
Attorno i Los Siete Enanitos e la nutria con gli occhiali.
Hänsel si schiarì la voce e con solennità iniziò a recitare la formula magica trovata nella casa della strega.
“KALIM RUGUTH ULIANIS FILENTI REGS ARRUTARSI DJENDLEAI”
Tutti guardarono il sarcofago ma nulla, non si aprì.
“Eppure è scritto così” disse perplesso Hänsel.
“Forse andava recitato con accento bolognese” suggerì Gretel.
Trascorsero due, forse tre secondi:
il cielo improvvisamente si oscurò e dal centro si aprì un enorme buco nero che inghiottì l’intero pianeta e tutti coloro che lo abitavano.
Hänsel ebbe appena il tempo di dire:
“E niente, in ‘sta cazzo di storia non c’è verso di scopare” e scomparì.





