Il titolo, in effetti, potrebbe essere fuorviante; questo non è un post autobiografico, nel senso che non scriverò del legame che c’è tra il sesso insieme a me e la depresione:
a quanto ne so, delle mie tre amanti che ho avuto in “carriera”, due sono diventate lesbiche, la terza ha preso i voti, diventando monaca cistercense della stretta osservanza e nessuna delle 3 mi risulta sia preda di depressione.
Un nuovo studio ha dimostrato che un’attività sessuale regolare riduce il rischio di depressione, ma quante volte bisognerebbe farlo per ottenere questi benefici?
Vi risparmio tutto il pippone dello studio (in fondo c’è il link se volete):
pare che fare sesso da una a due volte la settimana riduca sensibilmente il rischio di depressione.
Del resto, noi lo sapevamo già; una regolare e appagante attività sessuale offre una serie di benefici psico-fisici:
migliora il sonno, riduce lo stress, migliora la salute cardiovascolare, genera un aumento dell’autostima e del benessere psicologico, riduce il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e, in generale, pare aiuti a vivere più a lungo.
C’è solo un piccolissimo dettaglio:
chi è depresso non ha voglia di scopare.
Dal punto di vista della sessualità, la depressione porta una riduzione del desiderio sessuale, può causare o peggiorare problemi come disfunzione erettile, difficoltà nell’eccitazione, nell’orgasmo o secchezza vaginale.
Tutto questo finisce per influenzare negativamente la vita di coppia, causando stress, conflitti e difficoltà nella comunicazione.
Come se non bastasse, chi è depresso si vede prescrivere farmaci, gli antidepressivi, che possono avere effetti collaterali, provocando disfunzione erettile o problemi nell’orgasmo.
Quindi la depressione può portare a disfunzioni sessuali, ma le disfunzioni sessuali possono anche contribuire alla depressione e cazzo, non se ne esce…
A questo punto uno potrebbe dire:
“che problema c’è…basta non cadere in depressione…”
E questo è vero, ma ci sono tanti, troppi fattori che possono generare tale disturbo:
ereditarietà, squilibri neurotrasmettitoriali variazioni ormonali, eventi stressanti e traumatici, difficoltà nelle relazioni interpersonali, il modo in cui una persona interpreta gli eventi, alcune condizioni mediche, come malattie croniche, dolore persistente o malattie neurologiche…
E ancora disturbi d’ansia, disturbo da uso di alcol e altre sostanze, schizofrenia
Ora ti starai domandando: come posso ridurre il rischio di cadere in depressione?
A tal proposito ci sono un sacco di libri che possono spiegarlo in modo semplice; tuttavia, mettere in pratica ciò che propongono non è affatto facile, a meno di non vivere in un monastero e fare un cazzo tutto il giorno se non meditare.
Tu, io, viviamo nel mondo reale, dove le rotture di cazzo piovono dal cielo e si incontrano idioti dietro ogni angolo.
Io sono per la prevenzione, non per la cura; quindi, il mio suggerimento è sempre il medesimo, il solito messaggio che cerco di dare su questo blog:
scopa.
Il sesso riduce il rischio di depressione e la depressione non è affatto semplice da curare; se non vuoi passare il resto della vita rincoglionia dai farmaci, fa sesso appagante, prosciugati a furia di orgasmi, goditi la vita sessuale che ti va, come ti va e quando ti va.
Stai con uno che non ti scopa? Cerca chi ti desidera.
Fai sesso poco appagante? Cerca uno o più amanti che sappiano farti godere.
Hai problemi di desiderio o non ti tira più il cazzo? Forse è perché ti scopi la stessa donna da anni, o magari non è quella adatta: chiudi la storia e cerca altrove, oppure prova con le escort.
Fate come cazzo volete, ma fate sesso, consenziente ed appagante.
Se c’è un farmaco potente, in grado di prevenire un sacco di problemi di natura fisica e mentale, quello è il sesso:
fallo e ricorda sempre che per fare bene deve essere appagante.
Non accontentarti di sesso scadente: trova chi sappia farti godere e divertiti.
Fonte:
https://www.today.it/benessere/quante-volte-fare-sesso-settimana-depressione.html

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