Come sopravvivere al Natale

Beh, ci siamo: un altro Natale è in arrivo.

Che poi, tutto sommato, la festa in sé non sarebbe male: sei in ferie, essendo freddo puoi uscire anche struccata e senza aver fatto la ceretta alle gambe che fa freddo ed intabarrata che sembri Roald Amundsen quando conquistò il Polo Sud e chi vuoi che se ne accorga…

A rendere il Natale la più maestosa rottura di cazzo è, come sempre, la gente:
il finto buonismo, come se bastasse un giorno di sorrisi ed auguri a redimerne 364 vissuti da pezzi di merda;
le canzoni di Natale, che averlo saputo prima quanto avrebbero scartavetrato i maroni con Last Christmas, avrei personalmente ucciso gli Wham dopo aver pubblicato Make it big;
l’insulsa convenzione sociale dello scambio dei regali, dove riceveremo sicuramente una cagata in risposta a quella che abbiamo regalato noi.

Perché, mi domando, non usare quei soldi per sé stessi, invece di comprare regali spesso poco graditi che finiranno su qualche sito di robe usate?

Pare che gli italiani spenderanno in media 300 euro per fare i regali: perché non investire quei soldi in un piacevole pomeriggio di sesso con un paio di escort?
E se sei donna, non sarebbe meglio spenderli in una giornata in spa a farsi coccolare e magari scoparsi l’aitante massaggiatore?

Ah cazzo, stavo divagando dal tema:
come sopravvivere al Natale…

Personalmente mi sento di darti due consigli:
il primo è partire il 24, destinazione una non precisata meta sulle Alpi Pusteresi, in una baita isolata nel bosco.
Nessun segnale per il telefono, niente internet, niente tv, legna e viveri a sufficienza, alcol come ad una festa degli Alpini, buona compagnia (maschile, femminile, misto, ciò che desiderate) e si beve, si scopa, come se fosse l’ultimo giorno sulla Terra.
Se tutto va bene, uscirete il 6 gennaio con un magnifico sorriso.
Alla peggio, troveranno i vostri corpi smembrati da un uomo che si aggira nei boschi, che indossa una maschera fatta di pelle umana, nato deforme da un rapporto incestuoso; uno tipo Efialte del film 300 ma grosso come un cazzo di troll
Brutta fine, vero, ma parlerebbero di voi su giornali e notiziari; il vostro profilo Instagram riceverebbe milioni di visitatori…

Il secondo: ubriacati.
Il solo modo che conosco per sopportare quei rompicoglioni dei parenti al pranzo o cena di Natale è bere fermandosi un attimo prima di sboccare.
E non preoccuparti se l’alcol ti trasforma in una persona rissosa e finirai per tirare testate in faccia a tuo zio, oppure distrugge ogni inibizione e ti fa venire l’irrefrenabile desiderio di succhiare i cazzi dei tuoi cugini davanti a tutti: grazie a te, sarà un Natale difficile da dimenticare.

Ok, va bene…
Ecco il link all’articolo.

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/15-dritte-antistress-per-sopravvivere-al-natale

Allora, di cuore, buon Natale e invece di regali inutili, dona a chi ami un orgasmo.

Ah torna tra qualche giorno per scoprire come sarà il tuo 2026 secondo le stelle.

Commenti

Lascia un commento